4. Link: il Calendario.
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Era però molto più frequente l'uso di una perifrasi costituita da ante + accusativo di tutta l'espressione.
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L'antico calendario romano prevedeva in origine solo 10 mesi e
cominciava con il mese di Marzo. Traccia di questo primordiale
calendario rimane tuttora nei nomi dei mesi che vanno da Settembre a
Dicembre.
Dal 153 A. C., quando il numero dei mesi fu portato da 10 a 12 con l'aggiunta di Ianuarius e Februarius, l'anno ebbe inizio con il mese di Gennaio.
Coerentemente con l'originario criterio lunare, ogni mese aveva tre
giorni fissi corrispondenti a tre fasi lunari. Essi erano designati con
i seguenti sostantivi (tutti 3 pluralia tantum):
Forma latina
|
Data equivalente
|
---|---|
Kalendae, -arum (f. pl.) | 1° giorno del mese |
Nonae, -arum (f. pl.) | 5° giorno del mese (7° in Marzo, Maggio Luglio, Ottobre) |
Idus, -uum (f. pl.) | 13° giorno del mese (15° in Marzo, Maggio Luglio, Ottobre) |
I mesi del calendario romano erano designati mediante l'uso di aggettivi concordati con i sostantivi indicanti queste scadenze fisse oppure con il sottinteso mensis (=mese).
Appellativo
|
Origine dell'aggettivo
|
Nonae
|
Idus
|
N. giorni
|
---|---|---|---|---|
Ianuarius | Sacro a Giano |
5
|
13
|
31
|
Februarius | Mese dei Februa (=purificazioni) |
5
|
13
|
28
|
Martius | Sacro a Marte |
7
|
15
|
31
|
Aprilis | Sacro a Venere |
5
|
13
|
30
|
Maius | Sacro a Maia, dea della vegetazione |
7
|
15
|
31
|
Iunius | Sacro a Giunone, dea della prosperità |
5
|
13
|
30
|
Quintilis
Iulius
|
Quinto mese dell'anno originario
Consacrato a Giulio Cesare
|
7
|
15
|
31
|
Sextilis
Augustus
|
Sesto mese dell'anno originario
Consacrato ad Augusto
|
5
|
13
|
31
|
Septemper | Settimo mese dell'anno originario |
5
|
13
|
30
|
October | Ottavo mese dell'anno originario |
7
|
15
|
31
|
November | Nono mese dell'anno originario |
5
|
13
|
30
|
December | Decimo mese dell'anno originario |
5
|
13
|
31
|
Indicazione della data
I giorni fissi (Calende, None, Idi), in quanto complementi di tempo determinato, si esprimevano in ablativo concordato con l'aggettivo indicante il mese.
Esempi:
Forma latina | Data equivalente |
---|---|
Kalendis Ianuariis (abbrev. Kal. Ian.). | 1° Gennaio |
Nonis Aprilibus (abbrev. Non. Apr.). | 5 Aprile |
Idibus Octobribus (abbrev. Id. Oct.). | 15 Ottobre |
Gli altri giorni venivano indicati con
riferimento a queste scadenze fisse (che spesso coincidevano con
effettive scadenze riguardanti in particolare transazioni finanziarie);
rispetto a queste scadenze si faceva un "conteggio alla rovescia" che,
se a noi può apparire complesso, in realtà era estremamente utile nella
vita pratica, visto che la data veniva a indicare già da sé quanti
giorni mancavano alla prossima scadenza.
Il meccanismo era il seguente:
Per indicare il giorno immediatamente precedente una delle tre date fisse si usava pridie seguito dal nome del giorno in accusativo.
Esempi:
Forma latina | Data equivalente |
---|---|
Pridie Kalendas Ianuarias (abbrev. pr. Kal. Ian.) | 31 Dicembre |
Pridie Nonas Apriles (abbrev. pr. Non. Apr.) | 4 Aprile |
Pridie Idus Quintiles (abbrev. pr. Id. Quint.) | 14 Luglio |
Raramente un sistema analogo con postridie + acusativo si usava per indicare il giorno immediatamente successivo alle tre date fisse.
Esempi:
Forma latina | Data equivalente |
---|---|
Postridie Kalendas Ianuarias. | 2 Gennaio |
Postridie Kalendas Apriles. | 2 Aprile |
Per indicare tutti gli altri giorni intermedi ad
uno dei tre fissi si contavano i giorni mancanti per arrivare alla data
fissa successiva; nel computo era calcolato sia il giorno di cui si
voleva indicare la data, sia il giorno indicante la scadenza
succcessiva. Il numero risultante, espresso col numerale ordinale in
ablativo, era seguito da ante + accusativo della data fissa.
Esempi:
Forma latina | Data equivalente |
---|---|
Die nono ante Kalendas Apriles. | 24 Marzo |
Die quarto ante Idus Octobres | 12 Ottobre |
Esempi:
Forma latina estesa | Forma latina abbreviata | Data equivalente |
---|---|---|
Ante diem nonum Kalendas Apriles. | A. d. IX Kal. Apr. oppure IX Kal. Apr. | 24 Marzo |
Ante diem quartum Idus Octobres. | A. d. IV Id. Oct. oppure IV Id. Oct. | 12 Ottobre |
La perifrasi anomala del tipo suddetto viene considerata a tutti gli
effetti sostantivo indicante la data, tanto da entrare in espressioni
del tipo usque ad a. d. IX Kal. Apr. = fino al 24 Marzo.
La parola italiana data risale all'uso antico di concludere le lettere con una espressione del tipo D. (=data, scil. epistula) Athenis IX Kal. Apr. = consegnata (sc. al tabellarius = portalettere) ad Atene il 24 Marzo, dove la determinazione del luogo può essere costituita da un complemento di stato in luogo o di moto da luogo.
L'anno bisestile
Precedentemente all'introduzione del calendario Giuliano l'anno era su base lunare e risultava di 365 giorni; con la riforma introdotta per decisione di Giulio Cesare nel 45 A. C. l'anno, calcolato su base solare, divenne di 365 giorni e ¼;
tale durata si otteneva con l'aggiunta di un giorno ogni quattro anni;
l'anno in cui cadeva tale aggiunta risultava pertanto di 366 giorni ed
era chiamato bisestile perché quel giorno
era aggiunto non, come attualmente, dopo il 28 Febbraio, ma dopo
l'equivalente del nostro 24 (che per i Romani era a. d. VI Kal. Mart.). Il giorno aggiunto veniva chiamato A. D. BIS SEXTUM Kalendas Martias, mentre con l'espressione a. d. Quintum Kal. Mart. si indicava regolarmente il 25 Febbraio.
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